Ristorante a Livorno

Come molte città di mare, Livorno ha una ricca storia da crogiolo di culture (basti pensare a Venezia) e il merito fu anche di una legge speciale, anzi di una serie di provvedimenti legislativi prese alla fine del XVI secolo dal Granduca di Toscana. Le cosiddette Leggi Livornine miravano a far trasferire nella città un gran numero di persone per arricchirne il tessuto sociale e svilupparne l’economia. Come risultato, a Livorno arrivarono mercanti da mezza Europa e, anche grazie alla libertà di culto, molti di loro erano ebrei. Questo comportò un notevole sviluppo sotto molti punti di vista e chi oggi prova un ristorante a Livorno se ne accorge subito.

Oggi chi mangia in un ristorante di Livorno, infatti, può provare un numero davvero sconfinato di piatti, ciascuno dei quali è erede di questo patrimonio multiculturale costruito nel corso dei secoli. La cultura che ebbe il maggior peso in questo cambio di rotta fu certamente quella ebraica, un peso che si nota nell’abbondanza di piatti a base di pomodoro, un prodotto poco utilizzato fino ad allora e portato a Livorno dagli ebrei spagnoli. Pensate al cacciucco alla livornese, alle triglie alla livornese, al baccalà alla livornese: tutti piatti facilmente trovabili in ogni ristorante di Livorno e che utilizzano ampiamente il pomodoro.

Chi va in un ristorante di Livorno non può certo esimersi dal provare il piatto più rappresentativo della città, il cacciucco alla livornese, un piatto a base di pesce in umido - solitamente quello che non veniva venduto al mercato - con salsa di pomodoro e pane abbrustolito. Il cacciucco è il piatto più conosciuto, perché è anche quello che meglio rappresenta la cosiddetta «cucina povera» livornese, ma in ogni ristorante di Livorno potrete assaggiare molti altri piatti poveri. Poveri per modo di dire, si capisce, perché in realtà l’ingegno dei livornesi ha reso queste specialità delle esplosioni di sapore davvero imperdibili.

La tradizione povera è una parte davvero importante della storia gastronomica della città (dal cavolo strascicato ai fagioli con le cotenne, dalle varie minestre dai nomi fantasiosi come la minestra coi sassi e la minestra sulla palla fino alle acciughe alla povera, ma non è l’unica tradizione presente, anzi. Nei ristoranti di Livorno, infatti, troverete anche piatti con una storia prestigiosa, perché nati in un ambiente agiato e raffinato. Qualche esempio? Le ostriche alla livornese, ovviamente, ma anche il pesce ragno alla Larderel, il cui nome deriva da un’antica e nobile famiglia della città. La cucina livornese è così: una sintesi di varie tendenze e di numerosissime storie che si sono intrecciate nel corso dei secoli.