Menù di Ristorante Silverio
Il meglio del menu
Antipasti
Carne concia con gelato al parmigiano
Crudità di carciofi
Prosciutto appeso
Min. 2 persone
Classiche tagliatelle
Orecchioni burro e salvia
Croccante biscottato con fiore invernale
Secondi Piatti
Tartar di filetto con tartufo nero
Tagliata di filetto al rosmarino
Tartar di cuore di filetto con foie gras e caviale
Desserts
Millefoglie alla crema di zabaione
Torta al cioccolato con letto di banane
Esplosione di cioccolato
Maggiori info sul ristorante: Ristorante Silverio
Il rapporto che lega Silverio Cineri a Faenza e al territorio che la circonda è uno di quei legami indissolubili che uniscono chef e terra. Nel ristorante Silverio di via Cavour avrete la possibilità di mettere alla prova l’esperienza del primo chef della provincia di Ravenna premiato con una stella Michelin. I piatti del Ristorante Silverio sono espressione di una filosofia ben precisa, che mira a combinare semplicità e fantasia in una cornice rustica eppure raffinata.
Domande frequenti
Ristorante Silverio Il ristorante dispone di parcheggio?
Il ristorante Ristorante Silverio dispone di posti a sedere all'aperto?
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È praticamente impossibile che ci sia qualcuno a Faenza che non conosca il nome di Silverio
Cineri, primo chef della provincia di Ravenna a essere premiato con una stella Michelin e da
quarant’anni punto di riferimento in fatto di innovazioni culinarie. La sua cucina si basa sulla
semplicità e sulla ricerca costante di nuove soluzioni. Secondo Silverio, gli chef possono essere
divisi in tre categorie: gli asini, poco propensi al duro lavoro, i muli, grandi lavoratori e poi i
cavalli, i fuoriclasse. Inutile dire a quale categoria appartenga lo chef del ristorante Silverio, che
a Faenza e dintorni è molto più di uno chef.
La filosofia del ristorante Silverio (che si
trova in via Cavour) ricalca quella del suo storico proprietario: la cucina deve essere essenziale,
sì, ma non deve rinunciare alla fantasia, deve essere coraggiosa e deve saper stupire, anche
con pochi elementi. Silverio, che avrebbe voluto essere ceramista, ha trovato comunque un
altro modo per onorare la storia dell’artigianato a Faenza: ogni suo piatto, infatti, rappresenta il
suo modo di concepire la cucina, che deve saper spiazzare chi la prova grazie alla semplicità
degli ingredienti e alla fantasia nel combinarli.
